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domenica 22 ottobre 2023

The Cost of Happiness

Daphne Vitali

Fabio Lattanzi Antinori

Cosa significa essere felici in questo particolare momento storico?
Chi misura la felicità e per quale motivo?
Perché le nostre vite appaiono sempre più insoddisfacenti, insicure e narcisiste?

Qual’è il ruolo della tecnologia digitale sui nostri stati emotivi?
L'esperienza invita i partecipanti a esplorare un concetto atemporale della felicità

e a riflettere su come viene concepita oggi.

Daphne Vitali

Storica dell'arte greco-italiana e curatrice presso il Museo Nazionale d'Arte Contemporanea di Atene (EΜΣΤ) dove ha curato numerose mostre collettive e personali.
La sua ricerca curatoriale è incentrata su pratiche artistiche basate sulla ricerca, con particolare attenzione alle questioni sociali, politiche ed ambientali. Si è laureata in Storia dell' Arte presso l’Università Camberwell College of Arts a Londra e si e’ specializzata in Teoria dell’ Arte Contemporanea presso la Goldsmiths College a Londra. Ha curaro mostre in numerosi musei e fondazioni come la Galleria Nazionale di Roma, DEPO ad Istanbul, MOMus a Salonicco, Rongwrong ad Amsterdam, la Fondazione Giuliani a Roma, QUARTER Centro Produzione Arte a Firenze, Macedonian Museum of Contemporary Art a Salonicco, Goethe Istitut ad Atene, ed altri. Ha pubblicato saggi su riviste internazionali come Kunstforum International, Mousse magazine, Artpulse, NERO, feministiqa, ed è autrice e curatrice di numerosi cataloghi di artisti. Ha partecipato a conferenze, interventi e programmi curatoriali a livello internazionale ed è stata membro di comitati e giurie per il premio di Artissima, il premio DESTE, il premio The Future of Europe, il programma ARTWORKS della Fondazione Niarhos, il Padiglione greco della Biennale di Venezia, le borse di studio della Fondazione Americana Fulbright, per citarne alcuni. Recentemente è stata invitata dalla Quadriennale di Roma a partecipare nel festival “Quorum” e a curare una mostra nel ciclo espositivo “Quotidiana” al Museo di Roma – Palazzo Braschi (2023).

Fabio Lattanzi Antinori

Il lavoro di Fabio Lattanzi Antinori attraversa diversi media tra cui scultura, suono, stampa e installazioni interattive. E’ particolarmente interessato al modo in cui i linguaggi del potere influenzano la percezione della realtà, a livello individuale e collettivo. I suoi lavori, inspirati alle narrative della tecnologia digitale e al modo in cui queste condizionano il vissuto e il futuro della società contemporanea, sono spesso accompagnati da un lavoro di ricerca e si legano a processi e metodologie collaborative. Ha studiato Fine Art e Computational Technologies alla Goldsmiths di Londra. Il suo lavoro è stato esposto in musei, gallerie e spazi pubblici tra cui Frieze Sculpture Park, Royal Society of Sculptors, Queen Elizabeth Olympic Park, MNAC Bucarest, Kunsthalle Bega, Petach Tikva Museum of Art, Seoul Museum of Art, V&A, MoCA Shanghai, MAK Vienna, Museo Nazionale Scienza e Tecnologia, OCT Contemporary Art Terminal, PiArtworks, The Ryder gallery. E’ stato selezionato per la MMCA Seoul Residence Program, la Lucas Artists Fellowship e ha vinto il Royal Society of Sculptors First Plinth Award. Il suo lavoro è presente in collezioni private e pubbliche, tra cui il Seoul Museum of Art, MMCA Seoul e V&A. Vive e lavora a Londra.

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