La presenza di una serie di opere d’arte contemporanea realizzate da artisti delle ultime generazioni che lavorano in Italia in questi spazi è legata ad una riflessione sulla capacità dell’arte di generare visioni legate all’innovazione e rivolte alla realtà delle imprese. Nell’unione tra la strategia imprenditoriale e l’urgenza dell’artista di sfidare il tempo con visioni in grado di affrontare la complessità del mondo attuale in maniera controintuitiva ma efficace, il binomio arte-impresa, si concretizza in questi luoghi dalla commistione tra EIIS e Spazio Taverna, che ha curato l’esposizione, e si rivela una lente perfetta per comprendere i processi di trasformazione del mondo. Così, in continuità con la storia di palazzo Taverna, edificio rinascimentale che ha ospitato negli anni Settanta artisti del calibro di Andy Warhol e Joseph Beuys, le opere esposte non sono elementi estetici o decorativi, ma agenti attivatori di senso, vettori di percorsi che si nutrono del presente per progettare il futuro, in una Roma dove la creatività può ridisegnare una nuova identità per il futuro.